N. 8, 20 MARZO 2024 - NEWSLETTER DELLE CARITAS DIOCESANE DELLA SARDEGNA
IMPEGNOCARITAS
Quaresima/Pasqua 2024
“CERCANDO LA LIBERTÀ NEI DESERTI ESISTENZIALI”
«(...) È tempo di agire, e in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito. L’amore di Dio e del prossimo è un unico amore. Non avere altri dèi è fermarsi alla presenza di Dio, presso la carne del prossimo. Per questo preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura, di svuotamento: fuori gli idoli che ci appesantiscono, via gli attaccamenti che ci imprigionano. Allora il cuore atrofizzato e isolato si risveglierà. Rallentare e sostare, dunque. La dimensione contemplativa della vita, che la Quaresima ci farà così ritrovare, mobiliterà nuove energie. Alla presenza di Dio diventiamo sorelle e fratelli, sentiamo gli altri con intensità nuova: invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio. È questo il sogno di Dio, la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù. (...)».
Estratto dal Messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2024:
“Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”
+ ANTONELLO MURA
Vescovo di Nuoro e di Lanusei
Presidente della Conferenza Episcopale Sarda e delegato per la Caritas e i Migrantes
I DESERTI INTERIORI E QUELLI SOCIALI
Raccontare non è solo riepilogare, né tantomeno archiviare. Raccontare è far emergere una persona ritrovata, un mistero visitato, una storia di salvezza. Se ognuno di noi scoprisse quale deserto è chiamato ad attraversare, e quale traguardo è invitato a raggiungere, allora sarebbe consapevole che sempre, all’inizio della sua storia, c’era una schiavitù, ma che alla fine, dopo tanto deserto, si fa esperienza della libertà, desiderata nel tempo della prova e poi conquistata nella gioia.
Le nostre Caritas sanno raccontare perché conoscono il passaggio che tante persone hanno fatto dalla schiavitù alla libertà. E lo raccontano, perché le hanno accompagnate a riscoprire la bellezza di essere, semplicemente e autenticamente, uomini e donne, mai perdute del tutto, perché hanno conosciuto la strada per ritrovarsi.
“Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà”, dice papa Francesco. Abbiamo intercettato tante storie diverse e abbiamo capito che nessuno, proprio nessuno, è esentato dalla gioia della libertà, ma neanche dalla prova del deserto.
La Chiesa conosce i deserti interiori e quelli sociali, che molti sono costretti ad affrontare e a superare. Conosce la tenerezza dell’accompagnamento e lo stile di chi sa stare accanto a coloro che fanno esperienza di solitudine e di abbandono. In questo modo, la stessa Chiesa, attraverso i gesti di carità si autorigenera continuamente, riscoprendosi in missione a nome del vangelo.
Noi come Chiesa continuiamo ad emozionarci per queste storie ribaltate dalla grazia di Dio e, mentre cerchiamo di vivere la com-passione di Gesù per ogni creatura indifesa, dimenticata e offesa nella dignità, ci impegniamo affinché tutti i credenti, ogni giorno, alla sua scuola e grazie alla carità verso il prossimo, diventino sempre più umani e meno disumani.
Quaresima/Pasqua 2024“CERCANDO LA LIBERTÀ NEI DESERTI ESISTENZIALI”
Caritas diocesana
di ALES-TERRALBA
In cammino verso la rinascita
di Stefania Pusceddu
Barbara (nome di fantasia) ha affrontato tante difficoltà nella vita, prima di riscoprire la bellezza della libertà. Dopo tanto dolore e tante rinunce ha spezzato le catene che le impedivano di costruire il presente e il domani. Lo ha fatto con le sue forze, facendosi prendere per mano dalla Caritas nel momento più buio, quando tutto sembrava perduto. (...)
Caritas diocesana
di ALGHERO-BOSA
Vita vera. La storia di Mario
di Gabriele Tilloca
Nelle nostre comunità capita spesso di incontrare persone perse nel loro deserto. Aiutarle a sentirsi libere non è mai facile, è vero. Fortunatamente però, in questa strada si incontrano esempi di vita concreti che possono venirci in aiuto. Come nella storia di Mario, un ex detenuto che ora lavora nella mensa della Caritas diocesana di Alghero-Bosa. (...)
Caritas diocesana
di CAGLIARI
La gioia della libertà che viene dall’incontro con l’altro
di Maria Chiara Cugusi
Molto più di un semplice servizio: un’esperienza capace di insegnare ad ascoltare gli altri senza pregiudizi, a sentirsi liberi interiormente e impegnarsi nel costruire un futuro migliore. Alice Brundu, 26 anni, ha iniziato il suo Servizio civile nella Caritas di Cagliari lo scorso maggio nell’ambito del progetto “Educare alla solidarietà”. (...)
Caritas diocesana
di IGLESIAS
Qualcuno su cui poter contare
di Emanuela Frau
Da diverso tempo Adele (nome di fantasia) si reca periodicamente al Centro di ascolto “Marta e Maria” di Iglesias, dove si sente accolta e capita. Come un fiume in piena racconta la sua storia, fatta di cadute e risalite, relazioni interrotte e incontri con persone cordiali ed empatiche. «Dopo aver perso il lavoro, di cui andavo fiera - racconta -, le Vincenziane, che conoscevo, mi hanno inviato al Centro di ascolto della Caritas. (...)
Caritas diocesana
di LANUSEI
Tutto può la carità
di Augusta Cabras
Cristiana Boi è una delle volontarie della Caritas di Lanusei. È mamma, avvocata e mette a servizio delle persone che incontra la sua straordinaria capacità di mediazione. Una capacità che trae nutrimento dall’accoglienza, dall’ascolto, dallo sguardo amorevole che rivolge alle persone che chiedono aiuto alla Caritas diocesana e a cui lei dedica tempo, pazienza e attenzione. (...)
Caritas diocesana
di NUORO
“Dove sei fratello mio”
a cura della Caritas diocesana di Nuoro
Il focolare domestico è dove ognuno trova il senso della famiglia. Uno spazio protetto in cui cerchiamo riparo, sicurezza, tranquillità. Lì troviamo la serenità. Non è stato così per Mario (nome di fantasia) che in casa ha vissuto solo incomprensioni. I genitori separati, gli studi conclusi a 14 anni con la terza media, un ambiente di paese che non gli ha offerto particolari opportunità. In queste condizioni diventa facile preda del mercato della droga. (...)
Caritas diocesana
di ORISTANO
C’è sempre una scelta: la storia di Piero
A cura della Caritas diocesana di Oristano
Piero (nome di fantasia) è un uomo di 48 anni che ha trascorso gran parte della sua vita in carcere. I suoi problemi giudiziari hanno avuto inizio quando ancora era minorenne: «Ero appena un ragazzino e stavo sempre dietro a mio fratello e i suoi amici. Per me erano un modello da imitare e poi, diciamolo, nel mio quartiere era normale quella vita, non c’era nulla di strano». (...)
Caritas diocesana
di OZIERI
L’incontro tra due donne per costruire un’autentica libertà!
di Stefania Sanna
La Caritas diocesana di Ozieri ospita da un paio d’anni una piccola famiglia tunisina. Nour e suo figlio Adil hanno attraversato il deserto e poi viaggiato per mare su un barcone, vivendo sulla propria pelle quei viaggi che vediamo al telegiornale ma che in fondo non conosciamo veramente nella loro brutale realtà. Tappa dopo tappa, paura dopo paura, sono arrivati al CAS (Centro di accoglienza straordinario) “Le Grazie” gestito dalla Caritas diocesana attraverso il suo braccio operativo la cooperativa S.P.E.S.. (...)
Caritas diocesana
di SASSARI
“Per me è stato possibile”
di Lidia Lai
Daniele, 60 anni, è entrato in contatto con la Caritas all’interno di un contesto particolare, quello del carcere. È li che, diversi anni fa, ha incontrato le suore del Getsemani - da tutti meglio conosciute come “manzelliane” - impegnate nel Centro d’ascolto della stessa Caritas all’interno della Casa circondariale di Bancali (Sassari).
Fin dai primi anni della sua reclusione - prima nella sua regione d’origine, il Veneto, poi in Sardegna e poi ancora in Veneto -, Daniele, grazie all’incontro con volontari, educatori e agenti di polizia penitenziaria che hanno creduto in lui, ha intrapreso il suo cammino verso la libertà. (...)
Caritas diocesana
di TEMPIO-AMPURIAS
Attraverso il deserto, la storia di redenzione e libertà di Filippo
di Daniela Astara
Nella Diocesi di Tempio-Ampurias la vita di un uomo, Filippo (nome di fantasia) si è trasformata in un racconto di caduta e redenzione, di perdita e ritrovamento. La sua storia inizia con il tracollo della sua azienda, un avvenimento che ha scosso non solo la sua stabilità economica, ma anche le fondamenta della sua esistenza, portandolo a confrontarsi con le conseguenze più dure della legge: una condanna per bancarotta fraudolenta. Si è sentito perso e, consigliato dal suo avvocato, ha deciso di espiare la pena inflittagli lavorando per gli altri. (...)
L’Amore fa ritrovare la strada
di Don Marco Statzu
delegato regionale Caritas Sardegna
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“Era perduto ed è stato ritrovato”: queste parole, che il Vangelo di Luca mette in bocca al padre della nota parabola, mi risuonano leggendo e presentando queste dieci storie dalle nostre Caritas diocesane.
Perdute le persone, perdute le speranze, il lavoro, la famiglia, la patria, la dignità… e quando tutto sembra perduto, l’Amore fa ritrovare la strada. Non sono i ragionamenti moralistici, non sono le ramanzine, non sono neppure le punizioni, le pene da scontare a farci ritrovare la libertà, ma è solo l’Amore, quello autentico, gratuito, sincero, senza secondi fini.
Questo convincimento porta ancora oggi tanti volontari e volontarie a non aver paura di spendersi per il prossimo, non per ottenere risultati, non per mostrarsi agli altri, non per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma perché in fondo ci rendiamo conto di aver ricevuto tanto, e di dover restituire quanto abbiamo ricevuto.
La dinamica della libertà umana sta tutta in queste perdite e ritrovamenti: solo quando arriviamo a perdere qualcosa o qualcuno – è sovente la dura pedagogia della vita! – ne scopriamo l’importanza. I cammini di libertà nascono da una perdita e da un ritrovamento, che ultimamente non può che essere il ritrovamento di se stessi, della strada di casa, della comunione e della fraternità. E se noi possiamo favorire questo ritrovamento e questa libertà, beh, è un dono immeritato.
Leggete queste storie con l’occhio di chi si sarebbe potuto trovare “dall’altra parte” e comprenderete cosa significa astenersi dal giudizio. Leggete queste storie come persone che hanno ricevuto un dono, che sono state liberate e a propria volta diventano liberanti per altri.
Leggete queste storie per capire che è possibile convertirsi, è possibile cambiare, è possibile percorrere una strada di libertà e accogliere una vita nuova.
A tutti, fratelli e sorelle, buona Pasqua di liberazione!